Anche Paso al servizio di Asclepio

L’impianto EVAC al Policlinico di Bari

La costruzione, proprio nel momento più “caldo” della recente pandemia, del nuovo Padiglione Asclepios 3 del Policlinico di Bari – ad opera del celebre studio Pineda – ha visto anche la partecipazione di Paso, con un impianto EVAC di primissimo livello

Con duecento posti letto distribuiti in 29 ambulatori, 40 nuovi posti di terapia intensiva e semi-intensiva e 155 posti per degenza ordinaria, il nuovo Padiglione Asclepios del Policlinico di Bari è un omaggio, anche nel nome, al Dio greco della medicina, e rappresenta un indubbio valore aggiunto per una già ampia e avanguardistica struttura sanitaria, e una pronta risposta alle sfide cui la pandemia ha sottoposto il sistema sanitario nazionale. A completare l’opera, realizzata dal famoso studio Pineda fondato dall’archistar spagnola Albert De Pineda, sette nuove stanze per pazienti diversamente abili e dieci degenze di totale isolamento. Al centro del progetto, dal punto di vista architettonico, sono i concetti di funzionalità e accoglienza, fondamentali in un contesto ospedaliero, in cui non solo il paziente ma anche il visitatore deve essere messo il più possibile a proprio agio. Il progetto dello studio Pineda però guarda anche al futuro e alla sostenibilità, come dimostra la scelta di puntare perlopiù su materiali di copertura ecologici e a basso impatto ambientale. Ne è un esempio perfetto il tetto della struttura, tremila metri quadrati di verde su cui poggia un vero e proprio giardino pensile, progettato per immergere il Padiglione nel paesaggio circostante del Policlinico, caratterizzato da molti spazi verdi.

Umanità, affidabilità e innovazione fanno rima con sicurezza
Se dunque l’idea dell’architetto De Pineda era quella di prestare particolare attenzione agli aspetti di umanizzazione, socialità, interattività, affidabilità e innovazione, per costruire quello che è stato definito “l’ospedale del futuro”, certo è impossibile prescindere dalla sicurezza.
E qui entra in gioco Paso, che ha messo la sua firma su questa eccellenza della Sanità italiana con un altrettanto eccellente sistema d’evacuazione vocale, imprescindibile in un ambiente ospedaliero in cui la necessità di annunci vocali (di emergenza e non) è di tutta evidenza.
Il sistema, a sei zone, è gestito dall’unità di controllo a sei linee CR8506-V,  il vero cuore del  sistema di evacuazione vocale PA8500-VES,  progettato per gestire tutti i segnali audio (evacuazione, allerta e messaggi di servizio, inclusa eventuale musica di sottofondo). Il controller CR8506-V è abbinato all’unita di espansione o router RT8506-V, che collegato ad ogni linea del Controller permette la gestione di altre 6 zone con amplificatori esterni di potenza variabile fino ad un massimo di 1000 W.
Per l’amplificazione, la scelta è caduta sul modello AW5648, amplificatore da 480 W certificato EN 54-16, che appartiene alla gamma Paso di unità di potenza appositamente progettate per gli impianti di sonorizzazione professionali con comunicazioni di servizio e di emergenza. La serie AW5600 si fa notare per la sua elevata affidabilità, unita ad una struttura robusta, e per il selettore posteriore per abilitare/disabilitare le regolazioni frontali di controllo toni e volume – caratteristica che li rende affidabili nella gestione delle emergenze in linea con le norme EN54.
A completare il sistema, le postazioni per chiamate d’emergenza TSB8500-V (touch screen) e PMB132-V, oltre ad una ampia  scelta di diffusori  sonori certificati EN54-24 selezionati nella gamma proposta da PASO in funzione delle zone di destinazione e delle necessità d’installazione, che garantiscono la salvaguardia della linea di collegamento.