2020 Experience

È passato un anno dal primo lockdown di febbraio 2020: un anniversario nel quale abbiamo voluto riflettere su cosa il Covid ci ha insegnato, nella vita professionale come in quella personale. Ecco come alcuni di noi hanno vissuto, progredito, innovato, imparato a lavorare e a studiare diversamente, grazie o a causa della pandemia

 Dopo la presa di coscienza della presenza del Covid-19 in Italia a febbraio 2020, da marzo in poi è cambiato tutto. La situazione purtroppo oggi non è così diversa, eppure Paso ha continuato durante tutto questo tempo a produrre, fare innovazione, servire i propri clienti, presentare prodotti, incontrare i partner, generare valore… ovviamente in modo talvolta diverso da come lo faceva prima. Dalle testimonianze dei collaboratori, ecco come ha fatto, riscoprendo al contempo i grandi temi che hanno reso l’azienda quella che è adesso.

L’innovazione tecnologica
Marina – La pandemia ha dato una spinta fortissima all’uso degli strumenti tecnologici, che hanno avuto il pregio di permetterci di continuare le nostre attività quotidiane. Alcuni strumenti informatici, che prima venivano sottovalutati da molte aziende, hanno permesso continuità anche a livello lavorativo, e i Social Media sono entrati a far parte della nostra quotidianità non solo per finalità ludiche, ma come mezzo per non rimanere isolati e inefficienti. Ha prevalso la tipicità dell’essere umano di adeguarsi immediatamente, anche in condizioni avverse, alla ricerca costante di nuove forme di comunicazione.
Mi piace citare la frase “Non tutta la pandemia viene per nuocere” perché mi ha permesso di realizzare in breve tempo progetti (informatici) che sono rimasti per diverso tempo solo progetti o sogni. Sono sicura che a lungo termine, quando la pandemia finirà, questi strumenti saranno il mezzo per migliorare anche e soprattutto la nostra vita quotidiana.

L’importanza di un nuovo tipo di networking
Stefano – Il mio lavoro è basato sulle relazioni interpersonali, e ammetto che non sia stato facile un anno fa trovarsi improvvisamente a dialogare solo via web, percependo in modo più difficoltoso le sensazioni e le emozioni. D’altro canto è stato proprio il web che mi ha permesso di continuare a svolgere la mia professione di agente. Ho sempre ammirato le grandi imprese del passato, la scoperta di nuovi territori, di farmaci, di fonti alternative, la corsa alla conquista dello spazio, l’essere umano non si ferma mai, e a livello professionale, fin dove possibile, non ci siamo mai fermati!

Il rapporto con i clienti
Hasna – Pandemia, Covid, lockdown, stay safe! Andrà tutto bene, clima surreale, sembra di essere in un film, queste sono le parole che più  mi tornano in mente.
Se oggi devo fare un bilancio umano e professionale, non posso non ritornare con la mente al 12 marzo, quando Paso si trovò a dover chiudere temporaneamente gli uffici in attesa di direttive più chiare, un giorno che non potrò mai scordare, le settimane successive furono molto intense.
Posso confermare che a livello professionale questa esperienza mi ha permesso di imparare, approfondire e cambiare il mio modo di lavorare, in qualche modo di reinventarmi.
Pensate che proprio durante i mesi di lockdown in Italia, Paso ha comunque continuato la sua espansione e il suo processo di internazionalizzazione siglando nuovi accordi di distribuzione in Europa e Africa. A livello umano, ho apprezzato molto la solidarietà di alcuni clienti che mi hanno inviato messaggi quasi giornalmente, e che quando fu difficile reperire mascherine in Italia mi proposero di inviarmele loro. A testimonianza del fatto che anche tramite video si può essere incisivi e si possono raggiungere obiettivi, ritengo fondamentale sottolineare l’importanza dei webinar, di cui sono stata speaker o che ho frequentato, e che mi hanno permesso di conoscere nuovi professionisti, sviluppare quindi la mia rete professionale, ma anche incrementare le mie conoscenze e competenze lavorative. 

La sostenibilità ambientale
Andrea – Il virus ci ha colpito come una carta degli imprevisti nel bel mezzo di una partita di Monopoly, facendoci carambolare direttamente al Via e facendoci ricominciare tutto da capo. Credo che il nostro modo di concepire la società e le modalità lavorative dovrà cambiare, anche per il bene dei nostri figli: non possiamo sfruttare le risorse di questo pianeta all’infinito. Forse saremo la prima generazione dopo molto tempo che dovrà affrontare una inversione di tendenza: non più una società basata sull’economia di mercato ma su un modello secondo il quale realizzeremo beni più durevoli nel tempo, per non continuare a rottamare e inquinare. Penso che dovremmo tutti cercare di fare la nostra parte per l’ambiente, in ogni azione quotidiana.

Non dare nulla per scontato
Antonio Faccioni, AD di Paso  – Il Covid ci ha ricordato che non si può mai dare nulla per scontato. Abbiamo cercato di non fermarci solo  alla ricerca di una soluzione, ma di andare oltre, con proposte e novità. La crescente domanda di soluzioni, unita alla limitata capacità di incontrarsi faccia a faccia per costruire relazioni, ci ha portato ad organizzarci in modo diverso per soddisfare sia le esigenze dei nostri clienti, sia per cercare nuovi partner e costruire nuove relazioni di business. L’essenza di Paso è rappresentata dal nostro staff. Se pensiamo al nostro staff come a uno dei nostri macchinari di produzione, possiamo senza dubbio dire che ogni componente che è fondamentale, e che permette che tutto il sistema funzioni.